UX Case Study: cosa ne penso del Browser Arc

30 apr 2024

Arc è il browser che grida alla rivoluzione e promette di sostituire Chrome e Safari. Ma è veramente un’innovazione?

Arc, un nuovo modo di usare internet

Ho provato diversi browser negli anni e sono sempre tornato ad usare Chrome. E a quanto pare non sono l’unico.

Da quando ho scoperto Arc posso dire che non avevo mai visto nulla di simile. 😯

I maggiori browser utilizzano da decenni un sistema di navigazione a schede in alto, tranne MS Edge da un paio d’anni. E nonostante il suo sistema a schede verticali, l’UI presenta una totale mancanza di gerarchia.

Dovrebbe essere così ovvio, oltre al fatto che quando le schede aumentano non si riesce più a leggere il titolo della scheda. The Browser Company, lo capisce e trasferisce tutto quello di cui hai bisogno nella barra verticale a sinistra.

Arc UI minimale vs MS Edge UI confusionaria

Tuttavia Arc usa un approccio diverso dal resto dei browser. Molte cose con cui sei familiare vengono stravolte. Il problema (o forse no) è proprio la sua innovazione distruttiva.

Internet Computer: un browser come sistema operativo

Come nasce Arc? Josh Miller, CEO di The Browser Company, parla di Internet Computer come il prossimo stage nell’evoluzione dei computer.

Miller sta notando un cambiamento: ormai la maggior parte delle app che usiamo sono in realtà Web App (e.g. io uso maggiormente Notion, Figma e Spotify).

Le applicazioni web stanno raggiungendo livelli impensabili, come il gaming e il 3D rendering. Qualsiasi operazione tu possa fare all’interno di un sistema operativo tradizionale, teoricamente la puoi fare all’interno di un browser web. Google sta già sperimentando con ChromeOS, senza raggiungere il successo di Windows e MacOS, forse a causa delle attuali limitazioni delle prestazioni cloud. Ma ci stiamo evolvendo verso quella direzione.

Eppure Josh parla di qualcosa di diverso, un app con cui ti puoi loggare da qualsiasi device e ‘magicamente’ si connette al Tuo Computer dal web: Arc vuole fondere il sistema operativo con il browser web.

Come se tu non volessi usare le tue app singolarmente, ma solo tramite Arc. Un po’ presuntuoso. 🧐

Non esistono più i preferiti

Partendo da questa filosofia, la barra laterale di Arc è organizzata più come una barra strumenti, schede e segnalibri sono sistemati come un app launcher e ci sono anche alcune app proprietarie.

Dov’è l’innovazione distruttiva? I preferiti vengono completamente stravolti. Di solito sei abituato a salvare un link all’interno di uno spazio apposito nel browser. Selezioni la scheda, clicchi sul preferito e si apre nella scheda selezionata. Arc cerca di semplificare il workflow: il preferito diventa una scheda bloccata (Pinned Tab).

Cliccando su una Scheda Pinnata ti sposti su di essa, senza ricaricare la scheda attuale. Per ritornare al preferito salvato, puoi “resettare” la scheda cliccando sulla favicon affianco a “/”. O chiudi il browser e vengono auto-resettati, il che mi da fastidio perché non riesco a riprendere da dove ero rimasto.

Hai anche a disposizione la Command Bar per aprire una nuova scheda e ti farebbe eseguire tramite testo di tutto, tranne che aprire un preferito in una nuova scheda come in un browser classico.

Mio concept per aprire i preferiti in una nuova scheda tramite la Command Bar

Arc è difficile?

Utilizzare questo sistema ti obbliga a reimpostare i tuoi bias e dire: “OK, questo non è il solito browser”, devi riapprendere il concetto da zero.

Possibili curve di apprendimento per Arc

Arc, rappresentato dalla curva B nel grafico, richiede un addestramento più lungo ma promette una maggiore usabilità a lungo termine rispetto ai browser tradizionali (curva A). Ammesso tu riesca a reimpostare i bias. È come passare dall'uso di un'auto manuale a una automatica: alcuni si abituano e non tornano più indietro, altri non si abitueranno mai.

Alcuni invece potrebbero trovare più facile imparare ad utilizzare Arc (curva A) come primo browser, in modo simile a imparare a guidare un'auto automatica senza aver mai guidato prima. Ma ciò non presuppone che l’automatica sia migliore della manuale (curva B), no?

Il problema dell’iperfunzionalismo

In Arc, puoi creare dei profili per salvare i tuoi preferiti. Hai perfino la possibilità di creare degli spazi di lavoro (Spaces) per differenziare la tua vita su Internet. Io ho creato 3 spazi: Personale, Lavoro e Università.

Sul Mac, hai la possibilità di remixare le pagine web tramite Boosts, alla maniera delle Reel di Instagram. Inoltre, c’è perfino un assistente AI proprietario.

Sembra come che la startup non abbia abbastanza risorse per la Ricerca, lanciando feature su feature, cercando di capire alla cieca quella che funziona di più e fornendo prestazioni in eccesso rispetto alle esigenze degli utenti.

E al momento il target sembrano essere Tech Entusiast, Designer e Sviluppatori. Di questo passo non so quanto un utente comune sarebbe interessato.

Scritto da Davide E.

Sono un UX designer, creatore digitale e fotoamatore. Mi trovi qui